Laboratorio didattico di ceramica antica
“La lucerna” a cura di Elisabetta Surico
Il laboratorio sulla ceramica antica è davvero affascinante.
Durante questa esperienza al Vesuvian Inn di Castellammare di Stabia, si acquisiscono nozioni teoriche e pratiche.
Si scopre, così, la ceramica antica, argomentando della scoperta dell’argilla e del suo utilizzo.
I partecipanti imparano a modellare dei piccoli strumenti di lavoro quotidiano e ad utilizzare i contenitori per la conservazione dei cibi.
Durante il laboratorio sulla ceramica antica, vengono trattati i vari aspetti della lavorazione dei materiali e alcune tecniche costruttive dalla tecnologia arcaica quanto affascinante.
Il laboratorio si articola in varie fasi:
- conoscenza di alcune delle tipologie dei reperti ceramici più diffusi in
epoca romana;
- illustrazione delle modalità di lavorazione dell’argilla e dell’uso degli strumenti per modellarla;
- realizzazione di un manufatto applicando le metodologie precedentemente illustrate e successivi trattamenti.
I destinatari dell’esperienza di laboratorio sulla ceramica antica
Tanto i grandi quanti i piccini possono approcciarsi a questa esperienza che permette di legare passato e presente mediante l’arte e la fantasia tipiche degli abitanti del territorio del Vesuviano e della Costiera Amalfitana, da sempre maestri anche grazie alla tradizione della ceramica di Vietri sul mare.
La durata dell’esperienza
Il laboratorio dura circa due ore, tempo in cui vengono approfonditi aspetti storici e pratici dell’arte della ceramica antica.
Elisabetta Surico
“Mi immedesimo nella natura di questi luoghi rigogliosi, mi lascio trasportare dalla loro bellezza, immaginandomi immersa in epoche ormai senza tempo, ai primordi, quando i nostri artigiani lavoravano veramente nella natura, avendone cura e rispetto, con una profonda comunicazione interiore, passeggiando tra i panoramici sentieri e i siti archeologici rinvenuti in questi luoghi intrisi di storia. Uso le risorse che essa mi offre raccogliendo le varie terre, lavorandole con l’acqua di sorgente, modellando dai piccoli monili ai vasi, straordinariamente eseguiti senza l’ausilio di attrezzature moderne, solo gli strumenti che offre la natura (una piccola conchiglia, foglie, semi, pietre ecc…). Poi la magia della cottura sigilla il mio lavoro, accendendo un fuoco a legna in una buca scavata nella terra, ed ecco che il mattino seguente i manufatti dipinti dal fuoco, affiorano selvaggi tra le ceneri”.
Così recita l’artista poliedrica di origini veneziane che vive stabilmente in Penisola Sorrentina da circa 30 anni.
Elisabetta Surico ha frequentato la scuola d’arte a Venezia (oreficeria) proseguendo con l’ Accademia di Belle Arti (scultura) a Napoli. La sua storia artigiana inizia con la frequentazione di varie botteghe di pittura, scultura, arte presepiale del ‘700 napoletano, oreficeria, cero-plastica, ceramica, cartapesta, per poi aprire una propria attività nel pittoresco centro storico di Sorrento.
Il suo lavoro è ispirato dalla passione per un materiale semplice come l’argilla e dalla sua lavorazione nei tempi. Minuziose ed appassionate ricerche alla scoperta di tecniche artigiane antiche le hanno dato la possibilità di acquisire poi una grande esperienza.